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Foto Gallery
Adria - Le tombe del II secolo a. C

Adria - Le tombe del II secolo a. C.

Agna - Scavo Archeologico

Via Cromer, panoramica dello scavo della strada © Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Agna - Scavo Archeologico

Via Cromer, struttura spondale © Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Albrecht Dürer, Caterina Corner
Albrecht Dürer, Caterina Corner

Il profilo di Caterina, in questo foglio, già presso la Kunsthalle di Brema, risale al 1495 circa; è dovuto alla mano di Dürer, e sembra derivi da un dipinto di Gentile Bellini per la regina di Cipro.

Altare cilindrico con festoni di frutta e fiori

Museo Archeologico Nazionale di Altino - Altare funerario cilindrico in calcare d'Aurisina decorato da festoni di frutta e fiori cinti da nastri allacciati sopra tre volti femminili; il fusto presenta una decorazione a motivi vegetali. Un elemento a pigna funge da coronamento. Necropoli sud-ovest dell'Annia, I secolo d. C

Altino - Tomba 497

L'olla e il grande boccale monoansato costituivano i due ossuari della tomba. Gli oggetti di corredo, senza la possibilità di attribuzione specifica ai due destinatari, erano rappresentati dall'anello in ferro e dalle monete, due assi dei tresviri monetales. Necropoli nord-est dell'Annia, I secolo d.C

Altino - Tomba 515

La tomba a inumazione era costituita da una cassa o da una barella lignea, come si deduce dai chiodi rinvenuti lungo i lati dello scheletro. Tra i materiali del corredo spiccano due anelli d'ambra, gioielli rari nella necropoli altinate. Necropoli nord-est dell'Annia, inizi del II secolo d.C

Altino - Tomba 883

L'olletta in vetro giallo, usata come ossuario probabilmente di un bambino, viste le ridotte dimensioni, conteneva tra i resti cremati gli elementi del corredo: una fibula in ferro e una moneta. Necropoli nord-est dell'Annia, tomba 883, I secolo d.C

Altino, Museo Archeologico Nazionale

Altino, Museo Archeologico Nazionale Sala I (particolare della parete sud con il totem della Via Annia) Altino, Museo Archeologico Nazionale © Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Donatello. Angelo musicante
Angelo musicante

La formella bronzea con Angelo musicante a rilievo appartiene allo straordinario complesso decorativo realizzato da Donatello per l'altare maggiore della Basilica di Sant'Antonio a Padova intorno alla metà del Quattrocento, nel pieno fiorire dell'arte rinascimentale. (Foto Elio Ciol, © Archivio Fotografico Messaggero S. Antonio Editrice, su concessione della Veneranda Arca del Santo)

Angelo orante
Angelo orante

Eleganti forme di palese ascendenza liberty e di chiara matrice mitteleuropea caratterizzano questo Angelo orante in marmo di Carrara, opera di Virgilio Milani, appartenente alla decorazione scultorea della Cappella Caniato nel Cimitero Comunale di Rovigo, progettata dall'architetto padovano Angelo Brunetta nel 1915. (Foto Associazione Culturale Minelliana Rovigo)

Angioletti
Angioletti

Il talento naturale e la raffinata abilità che valsero ad Andrea Brustolon l'appellativo di "Michelangelo del legno", attribuitogli da Balzac, sono evidenti in ogni suo lavoro; ne rappresenta un ottimo esempio la coppia di Angioletti dalla chiesa della Salute a Belluno, ove si conserva anche una pala dovuta allo stesso scultore. (Foto Mauro Magliani, Archivio Amministrazione Provinciale di Belluno)

Carlo Anti e Fausto Franco  in missione a Tebtynis, 1930-1931
Anti e Franco

Carlo Anti, insieme con Fausto Franco in missione a Tebtynis, 1930-1931.
(Fotografia di proprietà del Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte dell'Università degli Studi di Padova).

Antiquarium di Sambruson

Nuovo allestimento Dolo, Antiquarium di Sambruson © Monica Zampieri

Aquileia - Scavo Archeologico

Panoramica da est dell'ampliamento delle indagini 2009. Aquileia, Casa delle Bestie ferite © Università degli Studi di Padova - Dipartimento di Archeologia

Asolo. Castello della regina Corner
Asolo. Il castello di Caterina Corner

Il castello di Asolo, antica struttura fortificata, già dimora anche di Ezzelino da Romano, divenuta poi la residenza ufficiale di Caterina Corner: un complesso architettonico che, malgrado le modifiche successive, in parte si è conservato fino a oggi com'era allora.

Atena Grimani
Atena

La statuetta della collezione Grimani, ora a Venezia, datata alla fine del V sec. a.C., rappresenta la dea Atena, elmata e vestita di peplo, sul petto l'egida con al centro un gorgoneion; lo schema riecheggia la celeberrima Athena Parthenos, colossale simulacro creato da Fidia in oro e avorio per la cella del Partenone. (Foto Museo Archeologico Nazionale di Venezia, su concessione del MiBAC, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano)

Basamento circolare

Indagini archeologiche lungo la Via Annia: basamento circolare di edificio funerario di grandi dimensioni. (foto Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Basolato della Via Annia

Basolato della Via Annia a Concordia Sagittaria.

Bassano del Grappa. Nardini
Bassano del Grappa. Nardini

Bassano del Grappa (Vicenza). Massimiliano Fuksas, Nardini Exhibition Center
Lo spazio eventi e ricerche delle distillerie Nardini, inaugurato nel 2004, è opera di Massimiliano Fuksas. La leggerezza della costruzione deriva dalla presenza di due bolle di vetro trasparente che sembrano fluttuare nello spazio, e di una terza sommersa. (Foto: Francesco Mansutti)

Bassano del Grappa. Nardini
Bassano del Grappa. Nardini

Bassano del Grappa (Vicenza). Massimiliano Fuksas, Nardini Exhibition Center
Le due bolle ellissoidali trasparenti fuori terra ospitano i laboratori del centro di ricerca, quella sommersa, invece, contiene l’auditorium, destinato ai clienti e ai visitatori delle distillerie. Il progetto si basa sull’idea di coniugare tradizione e innovazione. (Foto: Francesco Mansutti)

Bronzetto di guerriero

Bronzetto di guerriero - Aquileia, Museo Archeologico Nazionale. © Foto Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia

Busto di Caterina Cornaro, marmo. Detroit
Busto di Caterina Corner

Il raffinato busto marmoreo, ora al Detroit Institute of Arts, è dalla critica datato intorno al 1505 e interpretato come ritratto di Caterina Corner, da alcuni ritenuto però un "falso" ottocentesco.

Busto di Sileno

Statua di grandezza superiore al naturale, di cui si conserva solo il busto. Raffigura un Sileno, tipica figura del seguito dionisiaco, con le orecchie ferine, naso camuso e labbra tumide, corona di edera intorno al capo, nebride allacciata sulla spalla destra. È copia di un originale ellenistico in bronzo. Rinvenuto in via Cesare Battisti, è databile al II secolo d.C.

Ca' Granda Corner a S. Maurizio
Ca' Corner della Ca' Granda

Uno dei palazzi veneziani più imponenti, la cui mole è riecheggiata anche nella denominazione popolare, è quello innalzato sul Canal Grande, presso San Maurizio, straordinaria opera progettata da Jacopo Sansovino per Giacomo Corner, nipote della regina di Cipro.

Ca' Corner della Regina
Ca' Corner della Regina

Il palazzo della famiglia Corner, affacciato sul Canal Grande, a San Cassian, in cui Caterina nacque nel 1454, fu completamente ricostruito durante il Settecento nella forma attualmente visibile.

Ca'Tron - Scavo Archeologico

Tenuta di Ca'Tron. Sito M. L'ipotetico "silos" a conclusione dello scavo Roncade (Treviso)-Meolo (Venezia) © Foto di I. Cerato- Dipartimento di Archeologia. Università degli Studi di Padova

Caccia di Teodorico
Caccia di Teodorico

La parte inferiore del pannello sulla destra della porta di San Zeno a Verona, opera di maestro Nicolò, rappresenta la leggenda medievale 'moraleggiante' dello spietato re Teodorico trascinato agli inferi durante la caccia a un cervo prodigioso; vi si ispirò Giosue Carducci nelle Rime nuove. (Foto Giulio Bodon)

Cangrande della Scala
Cangrande della Scala

La statua equestre di Cangrande della Scala, già sul monumento funerario del condottiero, addossato alla parete esterna della chiesa di Santa Maria Antica, rappresenta una delle maggiori realizzazioni del genere in tutto il Trecento; la scultura originale, ora sostituita da una copia, è ricoverata per ragioni di conservazione nel Museo di Castelvecchio. (Foto Comune di Verona)

Cansignorio della Scala
Cansignorio della Scala

La statua equestre di Cansignorio della Scala (1340-1375), nel recinto delle Arche Scaligere a Verona, concepita sull'esempio di quella di Cangrande, ma risolta in forme più semplici e rigide, corona il monumento funerario del condottiero, opera di Bonino da Campione. (Foto Giulio Bodon)

Cartolina commemorativa

"First day Cover" con il francobollo dedicato a Caterina Corner, nell'ambito delle celebrazioni Europa 1996 Famous Women, emesso il giorno 8 aprile 1996 sotto gli auspici della Cyprus Philatelic Society.

La Regina Caterina Corner
Caterina Corner, regina di Cipro.

La regina Caterina Corner: particolare di un'incisione pubblicata nella rivista "Die Gartenlaube", Leipzig, 1895. L'opera, di autore ignoto, riproduce il dipinto di Tiziano conservato nella Galleria degli Uffizi a Firenze.

Ceggia - Totem situato in via Ponte Romano

Ceggia - Il Ponte (Totem situato in via Ponte Romano)

Chiesa dei Santi Apostoli. Cappella Corner
Chiesa dei Santi Apostoli, Cappella Corner

La cappella della famiglia Corner ai Santi Apostoli è forse la parte più suggestiva dell’intera chiesa, ultimo ricordo dell'edificio quattrocentesco attribuito al Codussi: il luogo in cui Caterina aveva voluto essere sepolta, e dove le sue spoglie riposarono fino alla traslazione in San Salvador.

Chiesa dei Santi Apostoli. Cappella Corner
Chiesa dei Santi Apostoli, Cappella Corner

Nella cappella Corner ai Santi Apostoli, sulla parete di destra, è collocato il monumento funerario del cavaliere Marco Corner, padre di Caterina.

Chiesa dei Santi Apostoli. Cappella Corner
Chiesa dei Santi Apostoli, Cappella Corner

Nella cappella Corner ai Santi Apostoli, sulla parete di destra, è collocata la lapide con l'iscrizione funeraria del cavaliere Marco Corner, padre di Caterina.

Ciclo dei mesi
Ciclo dei mesi

Sugli architravi del protiro di San Zeno a Verona, opera di Maestro Nicolò, si sviluppa, entro una sequenza di piccoli archi, il ciclo figurativo dei dodici mesi, simboleggiati da svariate occupazioni e attività umane che cadenzano il corso dell'anno. (Foto Giulio Bodon)

Collana

Dieci elementi di collana infantile in ambra, fayence e vetro verde. Perle in fayence configurate a melone unite ad una serie di vaghi d'ambra anche conformati ad amuleto, come il crescente lunare e il fallo. Necropoli nord-est dell'Annia, I secolo d. C

Concordia - Scavo Archeologico

Particolare del coperchio di un sarcofago Concordia Sagittaria, via San Pietro © Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Coppetta in vetro blu

Coppetta in vetro blu traslucido fuso a stampo e molato, ricomposta. Necropoli nord-est dell'Annia, I secolo d. C

Corredo funerario

Corredo funerario Aquileia, Museo Archeologico Nazionale ©Foto Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia

Andrea Brustolon. Crocifissione
Crocifissione

Commissionata dal nobile Francesco Benetti e datata 1729, la Crocifissione di Andrea Brustolon, che trasferisce nel legno i caratteri salienti del gusto barocco, realizza una sorta di pendant con la Pala di san Francesco Saverio, opera della stessa mano, di qualche anno precedente, già nella chiesa di Sant'Ignazio, ora in San Pietro, a Belluno. (Archivio Fotografico Soprintendenza BSAE per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, su concessione del MiBAC)

Crocifissione
Crocifissione

La Crocifissione fa parte del gruppo di formelle bronzee che costituiscono il nucleo più antico del portale di San Zeno a Verona; vi si riconosce l'impronta di una personalità artistica di cultura sassone, la cui attività destinata alla basilica veronese risale a poco dopo il 1130. Più incerta resta invece la cronologia del secondo gruppo di formelle, differenti per orientamento stilistico come per la composizione delle leghe di metalli. (Foto Comune di Verona)

Crocifisso
Crocifisso

Il Crocifisso ligneo policromo di Andrea Brustolon al Museo Civico di Belluno, già nella chiesa di San Giuseppe, compiuto entro il 1723, si riconduce alla produzione matura dell'artista; per questa immagine, di notevole espressività e di forte impatto, è immediato il confronto con la pala di analogo soggetto ora nella chiesa di San Pietro. (Archivio Fotografico Soprintendenza BSAE per le province di Venezia, Padova, Belluno e Treviso, su concessione del MiBAC)

Croda da Lago

Dalla Forcella Ambrizzola lo spettacolare panorama sulla conca dell'Ampezzano mostra, in primo piano a sinistra, la frastagliata sagoma della Croda da Lago, che domina il piccolo specchio d'acqua azzurra del lago Federa, distinguibile al centro; sullo sfondo il massiccio del Pomagagnon e a valle, verso destra, la famosa località turistica di Cortina, perla delle Dolomiti.

Dal Bacino di San Marco

La veduta di Palazzo Ducale, della Piazzetta con le due colonne e dell'edificio sansoviniano della Libreria Marciana, sovrastata dalla mole del Campanile di San Marco, un tempo rappresentava la 'porta' principale per chi giungeva a Venezia, accesso diretto al cuore pulsante della città e di tutta la Repubblica Serenissima.

Danza delle Grazie
Danza delle Grazie

A testimoniare l'eccezionale maestria e la profonda sensibilità antiquaria di Antonio Canova, questo rilievo, risalente al 1797, raffigura la Danza delle Grazie e di Venere davanti a Marte, soggetto ispirato a passi dell'Odissea che raccontano gli amori di Afrodite e Ares. Canova raffigurò la stessa scena anche in una delle sue tempere, influenzate dallo stile delle pitture antiche di Ercolano. (Foto Fondazione Canova, Museo e Gipsoteca Antonio Canova Possagno)

Statuetta Grimani. Demetra
Demetra

Una delle Statuette Grimani a Venezia. Datata al primo venticinquennio del IV secolo a.C., viene identificata come immagine della dea Demetra; il tipo della peplophoros, qui con il capo velato, riprende nella figura lo schema delle Cariatidi che sorreggono la loggia dell'Eretteo ad Atene, opere dello scultore Alkamenes. (Foto Museo Archeologico Nazionale di Venezia, su concessione del MiBAC, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano)

Description de l'Egypte Digital Collection. Dendérah
Dendérah (Tentyris)

Description de l'Egypte Digital Collection. Antiquités IV, Planche 6, Dendérah (Tentyris).
ÉLÉVATION PERSPECTIVE DE LA PORTE DU NORD.

Disco votivo in lamina di bronzo

Musile di Piave, loc. Millepertiche. Disco votivo in lamina di bronzo (foto SBAV).

Domus delle Bestie Ferite

Aquileia, Domus delle bestie ferite. Particolare dei mosaici. (foto Dipartimento di Archeologia - Università degli Studi di Padova)

Drosera

Riparata nelle serre ottocentesche dell'Orto Botanico di Padova, questa pianta insettivora ha le foglie densamente ricoperte da minuscoli e sottilissimi tentacoli, ai cui apici si distinguono le gocce appiccicose che servono a intrappolare le prede.

Caorle. Il Duomo di Santo Stefano
Duomo di Caorle

Il Duomo di Caorle, dedicato a Santo Stefano, risalente alla prima metà dell'XI secolo mostra tutti i tratti dell'architettura romanica. E' affiancato dal singolare campanile di struttura cilindrica, unico per struttura architettonica ed età storica. (Foto: BAMSphoto Rodella)

Murano (Venezia). Basilica di Santa Maria e Donato
Duomo di Murano

La Basilica di Santa Maria e Donato nell'isola di Murano costituisce uno dei massimi esempi di romanico lagunare. L'abside si caratterizza, all'esterno, per un doppio ordine sovrapposto, scandito dall'intenso contrasto cromatico tra il rosso del mattone e il bianco del marmo. (Foto: Cameraphoto Arte)

Effetto notte a Verona

Piazza Bra, uno dei luoghi più conosciuti di Verona, con l'anfiteatro romano e la facciata di Palazzo Barbieri, sede municipale. La vista notturna evoca gli spettacoli proposti dalla celebre stagione lirica dell'Arena, che ogni anno anima l'estate veronese.

Elena Lucrezia Corner Piscopia
Elena Lucrezia Corner Piscopia

Il ritratto, di autore ignoto, risalente forse al secolo XVIII, conservato presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano, raffigura Elena Lucrezia Cornaro Piscopia, la prima donna laureata della storia. (Fonte: Wikimedia Commons)

Escursione sul Monte Civetta

Il piccolo specchio d'acqua color smeraldo del Coldai è un tipico esempio di lago glaciale in alta quota, sovrastato dalle vertiginose pareti del Monte Civetta, che appartiene al terzo dei nove sistemi dolomitici inseriti nella Lista Unesco del Patrimonio Mondiale.

Fanzolo di Vedelago

Edificata probabilmente intorno al 1558, Villa Emo si colloca alla fine di un percorso ventennale compiuto da Andrea Palladio nella progettazione di una tipologia architettonica in perfetta armonia con il territorio, studiata per rispondere nel modo più efficace alle esigenze abitative e insieme produttive espresse dai committenti.

Feltre. Basilica dei SS. Vittore e Corona
Feltre. SS. Vittore e Corona

I Santi Vittore e Corona sono da sempre considerati i protettori della città di Feltre. Il santuario a loro dedicato è un vero e proprio gioiello dell'arte romanica, realizzato interamente accostando conci di pietra. (Foto: Filippo Romano)

Forca Rossa del Pelmo

Dal Passo Staulanza, che collega la Val Zoldana con la Val Fiorentina, si può osservare il profilo aguzzo delle Crode di Forca Rossa e delle Cime di Val d'Arcia, sul versante settentrionale del Monte Pelmo, imponente massiccio dolomitico tradizionalmente noto come «Caregon» - ovvero Trono - del Padreterno.

Foro dell'antica Concordia

Indagini archeologiche nel Foro dell'antica Concordia: rocchi di colonna. (foto Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Giardino della Biodiversità

Il recente allestimento del Giardino della Biodiversità, nell'area a ridosso del sito antico dell'Orto Botanico di Padova, ha rappresentato una straordinaria occasione di sviluppo. Nuove serre, di concezione moderna e di elevato standard tecnologico, vi sono state realizzate per ricreare ambienti rappresentativi delle varie fasce di vegetazione del globo.

Giovanni Miani
Giovanni Miani

Nel 1931 Virgilio Milani realizzava una statua per il monumento di Largo Libertà a Rovigo, dedicato a Giovanni Miani, esploratore rodigino dell'Ottocento, colpito dall'esilio per la sua partecipazione ai moti risorgimentali e morto durante una spedizione in Africa; nel lavoro dello scultore suggestioni modernistiche, misurate con sobrietà, sembrano convivere con una solenne intonazione, di stampo quasi neoclassico. (Foto Associazione Culturale Minelliana Rovigo)

Il Bastione Cornaro a Padova
Il Bastione Cornaro a Padova

Rimane ancora ben visibile l'impianto del bastione poligonale cinquecentesco, costruito per volere del capitano Girolamo Corner, nipote della regina di Cipro. Sul versante a ovest si conserva traccia della piazzabassa, adibita oggi a parcheggio, una delle due aree laterali un tempo destinate ad alloggiare le cannoniere e collegate fra loro da gallerie sotterranee.

Il Becco di Mezzodì

Compreso, insieme al Pelmo e alla Croda da Lago, nel primo dei nove sistemi dolomitici tutelati dall'Unesco, il gruppo con il Bec de Mezdì, a sinistra, e le Rocchette, a destra, pur senza raggiungere quote elevatissime, offre scorci di grande suggestione e di notevole bellezza paesaggistica.

Il Canal Grande dal Ponte dell'Accademia

Guardando verso ovest, dal Ponte dell'Accademia, si scorge la «volta de Canal», ovvero il punto in cui la principale via d'acqua di Venezia compie un'ultima curva, prima del tratto finale che sfocia nel Bacino di San Marco; tra gli splendidi palazzi che vi si affacciano è possibile notare sullo sfondo, al centro, Ca' Rezzonico, ora sede del Museo del Settecento veneziano.

Il Convento di San Bernardino da Siena

Il complesso conventuale dei Frati Minori Osservanti è costituito da due cortili, da tre chiostri, e dalla chiesa, in stile gotico, risalente a poco dopo la metà del Quattrocento, intitolata al santo fondatore di questa comunità religiosa francescana a Verona.

Duomo di Caorle (Venezia)
Il Duomo di Caorle

Nell'abside centrale è conservata la Pala d'Oro, preziosa opera di oreficeria che, secondo la tradizione locale, sarebbe un dono di Caterina Corner, offerto alla chiesa in segno di riconoscenza per il soccorso ricevuto da alcuni pescatori di Caorle durante un naufragio.

Il Lago d'Antorno

A breve distanza dal più famoso Lago di Misurina, quello di Antorno è situato accanto alla via per le Tre Cime di Lavaredo, il celeberrimo gruppo dolomitico che si specchia sulle sue acque, insieme ai fitti boschi di conifere di cui sono ricoperti i pendii circostanti.

Il barco della Regina ad Altivole
Il barco della Regina

L'edificio, situato ad Altivole, nella campagna trevigiana, non lontano da Asolo, è ciò che resta di un vasto e articolato complesso architettonico, destinato a 'casa di villa' e 'luogo di delizie' per Caterina Corner.

Miracolo del bicchiere
Il bicchiere scagliato dall'eretico

Fra i rilievi nella Cappella dell'Arca del Santo di Padova si segnala il Miracolo del bicchiere, realizzato dallo scultore padovano Giovanni Maria Mosca, artista particolarmente sensibile all'influenza della cultura classica, in collaborazione con il milanese Pietro Paolo Stella, nel decennio dal 1520 al 1529. (Foto Giuseppe Rampazzo, © Archivio Fotografico Messaggero S. Antonio Editrice, su concessione della Veneranda Arca del Santo)

Adamo ed Eva dopo la cacciata
Il lavoro dei progenitori

Il monumento funerario di Mastino II, entro il recinto delle Arche Scaligere a Verona, presenta ad altorilievo entro i quattro timpani le raffigurazioni di episodi biblici; qui, sul lato a sud-ovest, il Lavoro dei progenitori, con Adamo che riposa dalla fatica ed Eva che allatta Caino e Abele (Foto Giulio Bodon)

Il marito geloso
Il marito geloso

Studiati effetti di tensione drammatica, sostenuti da un'impeccabile esecuzione, dominano il rilievo con Il marito geloso che pugnala la moglie; iniziato nel 1524 da Giovanni Rubino, terminato nel 1536 da Silvio Cosini, appartiene alla serie di pannelli marmorei che illustrano i miracoli di sant'Antonio nella Cappella dell'Arca a Padova. (Foto Giuseppe Rampazzo, © Archivio Fotografico Messaggero S. Antonio Editrice, su concessione della Veneranda Arca del Santo)

Il piano nobile di Palazzo Barbaran da Porto

Costruito tra il 1570 e il 1575 per l'aristocratico vicentino Montano Barbarano, l'edificio rappresenta l'unico esempio di architettura privata urbana interamente progettata e realizzata da Andrea Palladio, con eccellenti soluzioni strutturali e formali, che hanno decretato la fama dell'opera nei secoli successivi.

Il recinto antico dell'Orto Botanico

Il muro circolare che racchiude l'orto antico, suddiviso al suo interno in quadranti e settori dedicati alle diverse specie vegetali, presenta quattro magniloquenti accessi, in corrispondenza degli assi ortogonali, ciascuno decorato da elementi scultorei in pietra e in metallo.

Investitura di Marco Corner abate di Santo Stefano di Carrara, presso Padova
Investitura di Marco Corner, abate

Si ritiene che una tela attribuita a pittore dell'ambiente di Tiziano, compiuta prima del 1525, ora a Washington, ritragga il cardinale Marco Corner, a destra, il fratello minore Girolamo, al centro, e il figlio di quest'ultimo, a sinistra, commemorando l'investitura del fanciullo alla carica di abate di Santo Stefano di Carrara, presso Padova.

L'Italia libera
L'Italia libera

L'imponente figura concepita nel 1875 da Luigi Borro per il monumento al centro di Piazza Indipendenza, che una serie di attributi identifica come allegoria risorgimentale dell'Italia sovrana e libera, rappresenta anche un notevole saggio di abilità artistica: un grande scultore del XX secolo, Arturo Martini, riteneva questa Italia del Borro "la più bella dell'Ottocento". (Foto Provincia di Treviso, U.O. Programmazione Turistica)

L'Odeo Cornaro a Padova
L'Odeo Cornaro a Padova

Splendidi esempi di decorazione pittorica derivata dall'antico e reinterpretata secondo la sensibilità cinquecentesca, sono le Grottesche di Gualtiero Padovano sulla volta della sala centrale dell'Odeo Cornaro a Padova.

L'antiquarium di Sambruson

L'antiquarium di Sambruson ospita numerosi reperti archeologici, per lo più di epoca romana, rinvenuti nel 1950. Le fonti antiche indicano, nell'odierna Sambruson, un importante luogo di sosta per la logistica del territorio: la mansio Maio Medauco, così denominata per la sua vicinanza a un ramo del fiume Brenta, il Meduacus Maior.

L'ultimo tratto del Canal Grande

Dal ponte dell'Accademia, verso est, si può godere della splendida vista che offre la parte finale della via d'acqua più importante di Venezia, prima di sfociare nel Bacino di San Marco; sullo sfondo, verso destra, svettano le ben note cupole della Basilica di Santa Maria della Salute.

La Loggia Cornaro a Padova
La Loggia Cornaro a Padova

Il veronese Giovan Maria Falconetto, figura di primissimo piano nell’ambiente del Cornaro, nel 1524 firmò il progetto di una straordinaria opera architettonica, la Loggia, ancora ben conservata, in quello che un tempo era il giardino del palazzo padovano di Alvise, ora non più esistente. Sulla destra, la facciata dell'Odeo, costruito successivamente per il Cornaro.

La Sala dei Giganti a Padova
La Sala dei Giganti a Padova

Commissionati da Girolamo Corner, nipote di Caterina, gli affreschi, datati al 1540, sono assegnati principalmente a Domenico Campagnola e a pittori della scuola locale, fra i quali soprattutto Stefano Dall'Arzere e Gualtiero Padovano, con la partecipazione di 'forestieri' illustri, di formazione centro italiana, come il toscano Giuseppe Porta e l'olandese Lambert Sustris.

La Via Annia

La Via Annia e il suo tracciato: ipotesi in direzione Adria e, verso occidente, in direzione Bologna. (elaborazione grafica P. Eberle)

La Via Annia a Padova

Resti del teatro romano di epoca augustea, emersi nel corso di lavori di prosciugamento della canaletta che circonda l'Isola Memmia in Prato della Valle. (foto Musei Civici di Padova)

 

La Via Annia ad Altino

La Via Annia ad Altino. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

La facciata di San Zeno Maggiore

La famosa basilica, dedicata al santo patrono di Verona, dopo una lunga serie di vicende edilizie, venne ricostruita nel 1138, in stile romanico, di cui rappresenta senza dubbio uno dei vertici in tutta Italia. Sulla facciata, eccezionale la decorazione pittorica e scultorea del protiro, del portale e del rosone. All'interno, nel presbiterio, è la Pala di Andrea Mantegna, collocata nel 1459, capolavoro dell'arte rinascimentale.

Lastricato stradale a Concordia

Lastricato stradale in basoli trachitici presso piazza Cardinal Costantini.

 

Leone di Delo
Leone di Delo

Il più antico dei leoni marmorei posti all'ingresso dell'Arsenale di Venezia è quello d'epoca arcaica, proveniente dall'isola di Delo, nell'arcipelago delle Cicladi, ove sono ancora visibili cinque esemplari analoghi; il corpo, che vediamo ora integrato con una testa moderna, mostra caratteri morfologici e stilistici tali da indicare una cronologia molto alta, addirittura alla fine del VII secolo a.C. (Foto Giovanni Dall'Orto, Wikimedia Commons)

Leoni dell'Arsenale di Venezia
Leoni dell'Arsenale di Venezia

Davanti alla Porta da Terra dell'Arsenale di Venezia sono collocati i quattro Leoni provenienti dalla Grecia. Il primo dal fondo è quello del Pireo, il secondo, sempre dai pressi di Atene, viene detto dell'Hephaisteion, mentre il terzo era in origine sull'isola di Delo; il quarto si ritiene oggi rappresenti non un leone, ma una sorta di mastino o pseduo-molosso. (Foto Francesco Ceselin)

Lorenzo Lotto, Pala del Duomo di Asolo
Lorenzo Lotto, Duomo di Asolo

Secondo alcuni studiosi il volto della regina Corner avrebbe offerto il modello per le sembianze della Vergine nella pala del duomo di Asolo, splendida opera di Lorenzo Lotto.

Mappa antica di Creta
Mappa antica dell'isola di Creta

A Candia, antica denominazione veneziana dell'isola di Creta, qui rappresentata in una carta settecentesca, conservata a Parigi, nacque nel 1553 Vikentios Kornaros, uomo di lettere e personalità di rilievo nell'ambiente culturale dell'epoca. (Fonte: Wikimedia Commons)

Marghera

Al margine della Laguna di Venezia, il polo industriale di Marghera, che qui vediamo profilarsi contro il cielo al calar del sole, sullo specchio d'acqua immobile, con le reti dei pescatori in primo piano, rende evidente come il contesto ambientale odierno sia costituito da un'ormai inscindibile unione tra l'elemento naturale e la millenaria presenza dell'uomo, con le sue opere e le sue attività.

Medaglia celebrativa dedicata a Caterina Corner regina di Cipro
Medaglia celebrativa

Il profilo di Caterina Corner regina di Cipro compare su alcuni esemplari di medaglia cinquecentesca, di scuola veneziana. Quello che qui si illustra è conservato presso il Museo Correr a Venezia (foto Cecchin).

Metrosideros Excelsa

Il caratteristico fiore, dai lunghi e sottili filamenti color cremisi, appartiene a un piccolo arbusto sempreverde, proveniente dall'Australia e dalla Nuova Zelanda, qui rappresentato da un esemplare messo a dimora nell'Orto Botanico di Padova.

Gentile Bellini, Miracolo della croce al ponte di san Lorenzo. Particolare.
Miracolo della croce

Un particolare del Miracolo della croce al ponte di san Lorenzo di Gentile Bellini, ora conservato a Venezia presso le Gallerie dell'Accademia, mostra, in basso a sinistra, in primo piano, la regina Caterina Corner raccolta in preghiera.

Borca di Cadore (Belluno). Chiesa di Nostra Signora del Cadore
Moderno. Borca di Cadore

La chiesa di Nostra Signora del Cadore, progettata da Edoardo Gellner, unito al genio di Carlo Scarpa si basa su un deciso sviluppo verticale dell'edificio, sottolineato dalla vertiginosa guglia, sottile ed altissima. La struttura è retta da un fitto reticolo di corde d'acciaio. (Foto: Archivio Storico ENI)

Borca di Cadore (Belluno). Ex Villaggio ENI
Moderno. Borca di Cadore

Il villaggio nacque per volontà di Enrico Mattei, presidente dell'ENI, destinato ai suoi 6000 dipendenti. La sfida venne colta dall'architetto Edoardo Gellner, che se ne occupò, a metà degli anni Cinquanta. Oltre alle villette, venne realizzata la chiesa, l'hotel, una colonia per ragazzi e un piccolo campeggio. (Foto: Archivio Storico ENI)

Monumento a Dante
Monumento a Dante

Nel 1865, ricorrendo il sesto centenario della nascita di Dante, personaggio simbolo di tante rivendicazioni dell'Italia risorgimentale, la città di Treviso prese spunto da un passo della Commedia per commissionare allo scultore cenedese Luigi Borro un monumento alla memoria del sommo Poeta, eretto sul ponte che attraversa la confluenza dei fiumi Sile e Botteniga, un tempo chiamato Cagnano. (Foto Provincia di Treviso, U.O. Programmazione Turistica)

Monumento ai Morti per la Patria
Monumento ai Morti per la Patria

Il Monumento ai Morti per la Patria, realizzato da Luigi Borro a Treviso, in Piazza Indipendenza, nel 1875, pochi anni dopo l'annessione del Veneto al Regno d'Italia, è coronato da una colossale personificazione dell'Italia, tra le più felici creazioni dello scultore cenedese, che qui traduce in immagine gli ideali e le aspirazioni del Risorgimento. (Foto Provincia di Treviso, U.O. Programmazione Turistica)

Venezia, Chiesa di San Salvador, Controfacciata
Monumento funerario

Sulla controfacciata della chiesa di San Salvador a Venezia si sviluppa l'imponente monumento funerario della regina di Cipro, risalente al Cinquecento, nel quale vennero traslate le spoglie di Caterina, originariamente sepolta ai Santi Apostoli.

Monumento funerario di Claudia Toreuma

Il monumento è una delle testimonianze più interessanti della Venetia romana: è costituito da una colonna fusiforme, uscente da un cespo di acanto. La terminazione superiore è andata perduta. L'iscrizione ricorda che era dedicato a Claudia Toreuma, giovane liberta di Tiberio, di professione giocoliera e mima, morta a 19 anni. Rinvenuto alla Mandria, è databile al I secolo d.C. Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Mosaico di Eutherius

La zona del centro attualmente occupata da via VIII Febbraio ha restituito numerosi mosaici. Tra questi il mosaico di Eutherius, il personaggio ricordato nell'iscrizione che campiva uno dei riquadri dell'originaria composizione, forse proprietario del complesso residenziale cui il mosaico apparteneva. Rinvenuto in corrispondenza dell'attuale Municipio, è databile al IV secolo d.C. Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Musei Civici agli Eremitani di Padova

Musei Civici agli Eremitani di Padova. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Musei Civici agli Eremitani di Padova

Musei Civici agli Eremitani di Padova. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Museo Archeologico Nazionale di Adria

Museo Archeologico Nazionale di Adria. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Museo Archeologico Nazionale di Adria

Museo Archeologico Nazionale di Adria. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Museo Archeologico Nazionale di Altino

Museo Archeologico Nazionale di Altino. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Museo Archeologico Nazionale di Altino

Museo Archeologico Nazionale di Altino. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Museo Archeologico Nazionale di Altino

Tra i diversi reperti collocati lungo la facciata e nel giardino del Museo si trovano alcuni notevoli frammenti di architravi e cornici decorate e la ricostruzione di un recinto funerario in blocchi di trachite su sottofondo di scaglie di laterizi proveniente dalla necropoli N-E dell'Annia. È visibile, inoltre, la prosecuzione della strada basolata conservata a vista nell'area archeologica Est.

Museo Archeologico Nazionale di Aquileia

La prima sala dell'Annia nei magazzini del Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, con il mosaico degli atleti dalle Grandi Terme in corso di restauro.

Museo Civico Archeologico di Concordia

Museo Civico Archeologico di Concordia - Sala 1. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Museo Civico Archeologico di Concordia

Museo Civico Archeologico di Concordia - Sala 1. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Museo Civico Archeologico di Concordia

Concordia Sagittaria, la sezione dedicata alla via Annia con la stazione multimediale (foto Alberto Vigoni).

Museo di Adria

Il fronte sud - Adria, Museo Archeologico Nazionale ©Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Olla biansata con coperchio

Olla biansata con coperchio in vetro verde-azzurro soffiato e lavorato a mano libera, ricomposta e integrata. Necropoli nord-est dell'Annia, tomba 967, fine I-inizio II secolo d.C.

Padova. Orto botanico
Orto botanico

Padova. Orto botanico (foto di ...)

Padova. Basilica di Sant'Antonio.
Padova. Basilica di Sant'Antonio

La Basilica di Sant'Antonio rappresenta il primo edificio voltato presente in terraferma, la cui costruzione, iniziata nel 1232, terminò nel 1310. Si caratterizza per la presenza di diversi stili: la facciata a capanna romanica, i contrafforti e gli archi rampanti in stile gotico e i due campanili gemelli che richiamano quasi dei minareti.

Padova. Caffè Pedrocchi
Padova. Caffè Pedrocchi

Antonio Pedrocchi si rivolse al noto architetto veneziano Giuseppe Jappelli per la trasformazione della piccola bottega di caffè lasciatagli in eredità dal padre. L'edificio risponde perfettamente ai canoni neoclassici, rispecchiando il clima romantico dell'epoca. (Foto: Regione del Veneto)

 

Padova. Daniel Libeskind, Memoria e Luce
Padova. Memoria e Luce

Padova. Daniel Libeskind, Memoria e Luce
Concepita come un grande libro aperto, in vetro ed acciaio, la costruzione ingloba i resti di una trave, lunga 6 metri, del World Trade Center, esposta al Padiglione americano della Biennale di Venezia nel 2002 e, in seguito, donata dalla città di New York alla Regione Veneto. (Foto: Regione del Veneto)

Padova. Daniel Libeskind, Memoria e Luce
Padova. Memoria e Luce

Imponente struttura luminosa, realizzata in vetro ed acciaio, venne progettata dall'architetto Daniel Libeskind per ricordare le vittime dell'attentato alle Torri Gemelle del 2001. (Foto: Regione del Veneto)

Palazzo Bo, cortile antico
Palazzo Bo

Padova. Palazzo Bo, cortile antico. (foto di Massimo Pistore)

Padova. Palazzo Bo, cortile antico
Palazzo Bo

Padova. Palazzo Bo, cortile antico. (foto di Massimo Pistore)

Padova. Palazzo Bo, cortile nuovo
Palazzo Bo

Padova. Palazzo Bo, cortile nuovo. (foto di Massimo Pistore)

Padova. Palazzo Bo, aula magna
Palazzo Bo

Padova. Palazzo Bo, aula magna. (foto di Massimo Pistore)

Palazzo Bo, scalone del Rettorato
Palazzo Bo

Padova. Palazzo Bo, Palinuro di Arturo Martini e scalone del Rettorato. (foto di Massimo Pistore)

Palazzo Chiericati

Progettato intorno al 1550 da Andrea Palladio, e costruito in seguito, con una lunga e complessa vicenda edilizia, questo palazzo assumeva nel disegno originale un importante significato urbanistico, quasi come la quinta architettonica destinata a fungere da sfondo al principale approdo fluviale di Vicenza, nel punto di confluenza fra Bacchiglione e Retrone.

Palma di Goethe

La pianta più vecchia dell'Orto Botanico di Padova, ora al riparo in una serra appositamente realizzata, è la cosiddetta «Palma di Goethe», un esemplare di palma di San Pietro messo a dimora nel 1585, che il celebre scrittore tedesco vide nel corso del suo viaggio in Italia, e da cui trasse ispirazione per formulare un'intuizione evolutiva, espressa nel saggio sulla Metamorfosi delle piante.

Pendente

Sezione Via Annia: tomba 80, pendente Adria, Museo Archeologico Nazionale © Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Piccolo leone in terracotta

Concordia Sagittaria, via Fornasatta. Piccolo leone in terracotta, elemento decorativo di fontana (foto SBAV).

Piccolo leone in terracotta

Piccolo leone in terracotta fine del I secolo a.C. - I d.C. Concordia Sagittaria, Museo Nazionale Concordiese © Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Ponte Romano - Ceggia

Il ponte, a tre arcate, venne scoperto casualmente nel 1949, quando vennero alla luce i resti dei due piloni e delle due testate. I piloni si sviluppavano per una lunghezza di circa 8 metri x 1.70, mentre le testate misuravano 6.20 metri x 9 circa. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Ponte Romano - Concordia Sagittaria

Concordia Sagittaria: ponte a tre arcate attraverso cui la Via Annia usciva dalla città in direzione Altino. (foto Archeoveneto © Regione del Veneto, su concessione del MiBAC, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

 

Ponte di Castelvecchio

Edificato poco dopo la metà del Trecento, a valico dell'ansa del fiume Adige, in corrispondenza del castello scaligero, il ponte rappresenta una tra le più ardite ed efficaci opere di ingegneria militare realizzate al suo tempo. Fatto saltare durante la Seconda Guerra Mondiale dalle truppe tedesche in ritirata, è stato fedelmente ricostruito negli anni successivi e ultimato nel 1951.

Possagno. Tempio Canoviano
Possagno. Tempio Canoviano

Il tempio canoviano fu progettato da Antonio Canova, che pose la prima pietra nel 1819. Esso sorge su un'altura poco lontano dalla Gipsoteca. La grandiosa costruzione neoclassica ripropone idealmente la successione delle tre epoche della storia: quella greca, quella romana e quella cristiana. (Foto: Regione del Veneto)

 

Prima neve sul Cristallo

Tra le vette più alte e più famose delle Dolomiti, il Monte Cristallo, che vediamo qui dal Passo Tre Croci, appena imbiancato dalla prima nevicata d'autunno, chiude a nord la conca dell'Ampezzano, scenario di eccezionale bellezza paesaggistica e naturalistica.

Pugnale in ferro con fodero

Concordia Sagittaria, ponte romano nell' ex fondo Borriero. Pugnale in ferro con fodero (foto SBAV).

Reperti Padova

La tomba 91 in corso di scavo a Padova.

Resurrezione del bimbo annegato
Resurrezione del bimbo annegato

L'altorilievo con la Resurrezione del bimbo annegato nella Cappella dell'Arca del Santo a Padova, fu iniziato tra 1520 e 1528 da Antonio Minello, e venne poi completato nel 1534 dal grande maestro Jacopo Sansovino, personalità di altissimo profilo sulla scena artistica della Rinascenza matura. (Foto Giuseppe Rampazzo, © Archivio Fotografico Messaggero S. Antonio Editrice, su concessione della Veneranda Arca del Santo)

Ricerche archeologiche - Chiesa di S. Maria

Ricerche archeologiche all'interno della Chiesa di S. Maria Nascente. (foto Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Rilievi della Casa del Mutilato
Rilievi della Casa del Mutilato

Realizzati nel 1954, i rilievi di Virgilio Milani che decorano la Casa del Mutilato di Guerra a Rovigo, frutto di una ricerca formale orientata in funzione espressiva, sono testimonianza di un attento interesse per i temi del sociale, manifestato dall'artista rodigino in tutta la fase centrale della sua esperienza creativa. (Foto Associazione Culturale Minelliana Rovigo)

Rio della Misericordia

Situato nel Sestiere di Cannaregio, in prossimità del Ghetto, questo rio attraversa il centro di una caratteristica zona popolare veneziana, rimasta ancor oggi molto legata nella vita di tutti i giorni alle usanze e alle tradizioni del passato.

Ritratti funerari maschile e femminile

Ritratti funerari maschile e femminile in marmo lunense, fine I secolo a. C. - inizio I secolo d. C necropoli N-E della via Annia, 1967 Altino, Museo Archeologico Nazionale ©Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto

Ritratto di Augusto

Ritratto idealizzato dal modellato morbido. L'acconciatura, la struttura del volto, l'espressione dello sguardo, la leggera rotazione del capo verso destra permettono di riferire questo ritratto al tipo detto di Prima Porta. Probabilmente proveniente da Adria, è databile alla metà del I secolo d.C. Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Tiziano, ritratto di Girolamo Corner (?)
Ritratto di Girolamo Corner (?)

In un quadro di Tiziano, datato tra il 1520 e il 1525, che si conserva oggi al Joslyn Art Museum di Omaha, negli Stati Uniti, e raffigura un gentiluomo con un falcone da caccia, si è ipotizzato di poter riconoscere un ritratto di Girolamo Corner, figlio di Giorgio il Grande e nipote di Caterina di Cipro.

Ritratto femminile

Si tratta di un ritratto femminile di epoca claudia rinvenuto in via Oberdan. Raffigura Livia, moglie di Augusto, col capo velato ed è databile tra la fine del I secolo a.C. e la metà del successivo.

Rive dell'Adige a Verona

In questa prospettiva il corso del fiume sulle cui sponde è nata la città appare affiancato dalla torre campanaria della basilica medioevale di Sant'Anastasia, a sinistra, e, a destra, dal colle di San Pietro, che in epoca romana vide sorgere l'edificio del teatro, ancora in parte conservato, in uso per rappresentazioni sceniche all'aperto.

Rovigo. Chiostro del Monastero degli Olivetani.
Rovigo. Monastero degli Olivetani

Il Monastero degli Olivetani, che oggi ospita il Museo dei Grandi Fiumi, risale al 1200 circa, mentre il chiostro è di epoca rinascimentale. Molto elegante è l'accostamento tra le esili colonne e le volte a crociera, esempio unico in Polesine.

 

Pieve di San Giorgio di Valpolicella
San Giorgio di Valpolicella

La pieve di San Giorgio - detto Ingannapoltron - si trova nel comune di Sant'Ambrogio (Verona) e rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura romanica della provincia di Verona. (Foto: BAMSphoto Rodella)

Chiesa di San Salvador, monumento funerario, part.
San Salvador, bassorilievo

A Venezia, nella chiesa di San Salvador, si trova un monumento funerario della famiglia Corner; l'ala della sepoltura dedicata a Caterina è sul lato destro. Il bassorilievo, con Caterina Corner che dona la corona di Cipro al doge Agostino Barbarigo, è fiancheggiato da putti che sorreggono gli stemmi del casato.

Sarcofago

Completo di cassa e di coperchio a forma di tetto a doppio spiovente, il sarcofago era probabilmente destinato alla sepoltura di un bambino. Proveniente da Granze di Camin, a est di Padova, è databile al III secolo d.C. Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Sarcofago degli Sposi

Sarcofago degli Sposi, metà del III secolo d.C., conservato al Museo Archeologico Nazionale Concordiese di Portogruaro. (foto Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto)

Scavi Concordia

Concordia Sagittaria, loc. Gaffarelle, veduta generale del cantiere di scavo.

Scene della Genesi a San Zeno
Scene della Genesi

Sul lato destro del portale di San Zeno Maggiore, accanto a uno dei due leoni stilofori del protiro, si sviluppano i rilievi firmati da Maestro Niccolò, nella prima metà del XII secolo, con scene della Genesi e, in basso, la leggenda della Caccia di Teodorico, testimonianze importantissime della scultura romanica. (Foto Giulio Bodon)

Statua di Caterina Corner, regina di Cipro
Statua di Caterina Corner

La realizzazione della statua di Caterina Corner regina di Cipro, collocata all'interno di una nicchia nel salone di Villa Corner a Piombino Dese, risale al 1588 ed è attribuita allo scultore Camillo Mariani.

Statue femminili

La Padova romana subì nel tempo rovinose distruzioni, per questa ragione dell'apparato decorativo si conserva pochissimo. Tra i manufatti superstiti due statue femminili, acefale: la prima (a sinistra), rinvenuta al Canton del Gallo, è una derivazione da un originale greco; la seconda (a destra), artisticamente più modesta, è di provenienza sconosciuta. Entrambe sono riferibili al II secolo d.C. Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Statuetta femminile
Statuetta femminile

Al Museo Archeologico Nazionale di Venezia si conserva, insieme ad altre preziose sculture greche, già nella collezione cinquecentesca di Giovanni Grimani, questa statuetta femminile, vestita di un peplo che ricade in morbidi panneggi, con un manto avvolto intorno alla figura; l’opera, d’età classica, risale all’inizio del IV secolo a.C. (Foto Giulio Bodon, per gentile concessione del MiBAC - Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Veneziano)

Stele del centurione

Stele funeraria a pseudo-edicola dedicata a Minucio Lorario. Il centurione è rappresentato in tenuta militare, con mantello (sagum) sulle spalle trattenuto da una fibula; con la mano sinistra trattiene la spada (gladium), con la destra il bastoncino di vite (bacillum viteum), simbolo di potere. Il pugnale (pugio) è appeso alla cintura. Rinvenuta in via Orus, è databile alla fine del I secolo d.C. Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Stele funeraria di Ostiala Gallenia

Stele funeraria di Ostiala Gallenia, I secolo a.C. Rinvenuta in via S. Massimo, ben testimonia nell'abbigliamento dei personaggi e nell'iscrizione, il passaggio del mondo protostorico verso l'epoca romana. (foto Musei Civici - Padova)

Stemma di Caterina Corner
Stemma di Caterina Corner

Scudo partito, a destra di Giacomo II di Lusignano marito di Caterina, a sinistra della Casa Corner. La prima partizione è inquartata, al primo di Gerusalemme, al secondo di Lusignano, al terzo d'Armenia, al quarto di Lussemburgo. L'altra partizione, della Casa Corner, è un campo diviso perpendicolarmente d'oro e d'azzurro. Lo scudo è sormontato dalla Corona serrata.

 

Sull'Arca di Cansignorio

Il monumento funerario di Cansignorio della Scala, la cui statua equestre è posta a coronamento della struttura architettonica, appartiene al complesso delle Arche Scaligere, accanto alla chiesa di Santa Maria Antica, altissima testimonianza di arte gotica, uno dei contesti più rappresentativi in tutta Verona.

Telerilevamento

I soilmark primaverili evidenziano bene la via Annia presso Ponte Canalat (Ceggia, VE) © Foto Dipartimento di Geografia - Università di Padova

Maser (Treviso). Tempietto di Villa Barbaro
Tempietto di Villa Barbaro

Maser (Treviso)
Di paternità palladiana è anche il tempietto, collocato di fronte alla villa, a cui era attribuita la duplice funzione di cappella e di chiesa parrocchiale. Si dice che Palladio morì proprio mentre era impegnato nella costruzione di questo edificio, di evidente ispirazione classica. (Foto: Regione del Veneto)

Tesoretto Torricelle Padova

Tesoretto Torricelle Padova, Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Testa di Erma
Testa di Erma

La testa di Erma barbata, che doveva coronare un pilastrino quadrangolare, rappresentando una divinità maschile, forse appunto Hermes, si può ricondurre a un modello greco classico, ma è opera romana, databile probabilmente alla fine del I secolo d.C.; proveniente dai Musei Vaticani, fu ceduta alla collezione del conte Girolamo Egidio di Velo, e giunse quindi a Vicenza. (Foto Museo Civico Naturalistico e Archeologico di Santa Corona, Vicenza)

Testa di Satiro
Testa di Satiro

La testa di giovane Satiro sorridente, buona copia romana, forse databile agli inizi del II secolo d.C., di un tipo ellenistico piuttosto diffuso, giunse a Vicenza dai Musei Vaticani, insieme ad altri marmi ceduti al conte Girolamo Egidio di Velo come risarcimento per il valore dei mosaici da lui scavati alle Terme di Caracalla nel 1824. (Foto Museo Civico Naturalistico e Archeologico di Santa Corona, Vicenza)

Testa femminile
Testa femminile

Posta ora su un corpo cui non è pertinente, la bella testa femminile del Museo Civico di Vicenza rappresenta verosimilmente la dea Afrodite, secondo un celebre modello ellenistico, elaborato in epoca romana, nella fattispecie forse in età adrianea; proveniente da Roma, già nei Musei Vaticani, appartenne alla collezione del conte vicentino Girolamo Egidio di Velo. (Foto Museo Civico Naturalistico e Archeologico di Santa Corona, Vicenza)

Tiziano, Ritratto di Caterina Corner
Tiziano, Ritratto di Caterina Corner

L'immagine forse più celebre e suggestiva di una giovane Caterina, in vesti regali, è tramandata dallo splendido ritratto a olio su tela dipinto da Tiziano nel 1542, oltre trent'anni dopo la morte della regina; l'opera si conserva ora a Firenze, presso la Galleria degli Uffizi.

Tofana di Rozes: il Castelletto

All'estremità occidentale del gruppo delle Tofane, tra i maggiori sistemi Dolomitici, che sovrasta Cortina e domina la conca dell'Ampezzano, sorge il torrione del Castelletto, in uno spettacolare scenario naturale, ove si conservano anche importanti testimonianze storiche risalenti all'epoca della Grande Guerra.

Tra le barene in laguna

Il tipico paesaggio lagunare è costellato di barene, lingue di terra periodicamente sommerse, che in questa immagine si vedono ricoperte di una vegetazione primaverile, e attraversate da piccoli canali, detti ghebbi, in prossimità dell'isola del Lazzaretto Novo, verso nord.

Treviso. Mario Botta, Fondazione Cassamarca, area ex Appiani
Treviso. Area ex Appiani

Treviso. Mario Botta, Fondazione Cassamarca, area ex Appiani
Il nuovo quartiere di Treviso, appena fuori dalla cerchia muraria, è stato concepito dall'architetto Mario Botta, ispirandosi ai borghi medievali italiani. Il progetto si basa, infatti, sulla presenza di edifici a torre in cui predomina l'uso del mattone, destinati ad ospitare diverse funzioni. (Foto: Silvia Scattolin)

Catena di Villorba (Treviso). Tadao Ando, Fabrica
Treviso. Fabrica

Catena di Villorba (Treviso). Tadao Ando, Fabrica
Una serie di astratte colonne circolari si riflette nello specchio d'acqua progettato dall'architetto, richiamando, in questo modo, la tradizione delle ville venete. Tradizione e innovazione sono infatti le grandi protagoniste, che convivono cercando di trarre inspirazione l'una dall'altra. (Foto: Francesco Mansutti)

Catena di Villorba (Treviso). Tadao Ando, Fabrica
Treviso. Fabrica

Catena di Villorba (Treviso). Tadao Ando, Fabrica
Il centro di comunicazione "Fabrica", realizzato dall'architetto Tadao Ando per il celebre gruppo Benetton a Catena di Villorba (Treviso), si basa sull'accostamento tra la nuova costruzione e la villa seicentesca preesistente. (Foto: Francesco Mansutti)

Treviso. Paolo Portoghesi, Quartiere Latino
Treviso. Quartiere Latino

Treviso. Paolo Portoghesi, Quartiere Latino
L'intervento di Paolo Portoghesi, nel cuore di Treviso, si è basato sul restauro dell'ex Ospedale di Santa Maria dei Battuti, che è stato convertito ad uso residenziale. Del complesso fanno parte anche le due sedi universitarie, collocate ai lati opposti del fiume Sile, ma collegate da un ponte in legno d'acero. (Foto: Stefano Aiti)

Treviso. Chiesa di San Francesco, interno
Treviso. San Francesco

La Chiesa di San Francesco, la cui prima costruzione si può collocare tra 1250 e 1280, riflette lo stile austero delle altre chiese romanico-gotiche della città. Elementi romanici si mescolano ad elementi gotici, collocando l'edificio in un momento di transizione tra i due periodi.

Treviso. Chiesa di San Nicolò
Treviso. San Nicolò

La costruzione della Chiesa di San Nicolò venne avviata dai domenicani nel 1231. L'edificio può ricondursi ad un momento di passaggio dal romanico al gotico: se l'effetto verticalizzante, tipico del gotico, è evidente soprattutto nella parte absidale, le massicce murature perimetrali rievocano, invece, lo stile romanico.

Treviso. Tomba Brion
Treviso. Tomba Brion

"Forma espressa che diventa poesia": così Carlo Scarpa definì il suo lavoro nel cimitero di San Vito di Altivole (Treviso), commissionatogli dalla moglie di Giuseppe Brion nel 1970. Il progetto di Scarpa prevede sia un percorso fisico nel complesso monumentale, sia un suggestivo percorso interiore, per raggiungere il luogo delle sepolture vere e proprie dei coniugi Brion. (Foto: Mark Edward Smith)

 

Umiltà
Umiltà

La figura femminile seduta e velata, in atto dolente, è un'allegoria dell'Umiltà, detta anche Mansuetudine; una straordinaria immediatezza delle forme, tanto efficace quanto sintetica, caratterizza questo bozzetto in terracotta, conservato ora a Possagno, di una statua realizzata da Antonio Canova per la tomba di papa Clemente XIV nella chiesa dei Santi Apostoli a Roma. (Foto Fondazione Canova, Museo e Gipsoteca Antonio Canova Possagno)

Una casa di Burano

Verso il margine settentrionale della laguna, Burano, cittadina famosa ovunque per la lavorazione artigianale del merletto, è anche conosciuta per la caratteristica varietà dei colori di cui vengono tinteggiati i muri esterni delle case, secondo un'antica tradizione, della quale non sono ben chiare le origini.

Vancimuglio

Nella località di campagna, presso Grumolo delle Abbadesse, sorge Villa Chiericati; l'edificio, progettato da Andrea Palladio intorno al 1550, segna una tappa storica fondamentale, come primo esemplare di villa-tempio, con pronao all'antica sulla fronte: una soluzione architettonica destinata a incontrare enorme fortuna nei secoli.

Venere

Elegante bronzetto raffigurante Venere che si toglie il sandalo. (I sec d.C.) Musei Civici agli Eremitani - Museo Archeologico © Foto Musei Civici di Padova

Antonio Canova. Venere e Adone
Venere e Adone

L'ultimo commiato di Venere e Adone, raffinatissimo esito di un approfondito studio e di una sapiente emulazione dell'arte classica, è rappresentato nel gruppo di Antonio Canova, il cui gesso si conserva a Possagno, nella Gipsoteca Canoviana, mentre la versione in marmo, compiuta nel 1794, acquistata dal marchese Salza Berio di Napoli, è ora a Ginevra, Villa La Grange. (Foto Fondazione Canova, Museo e Gipsoteca Antonio Canova Possagno)

Venezia al tramonto

La silhouette di Venezia, vista dalla parte interna della laguna, all'ora del crepuscolo, offre una suggestiva immagine simbolica della città sospesa fra acqua e cielo, un eccezionale contesto urbano in cui architettura e paesaggio si integrano perfettamente, a formare un insieme unico e inscindibile.

Venezia. Basilica di Santa Maria Gloriosa dei Frari
Venezia. Basilica dei Frari

Della chiesa francescana del XIII secolo poco resta, dal momento che la basilica dei Frari racchiude più di cinquecento anni di storia. La facciata è caratterizzata da un portale archiacuto che dà accesso all'interno a tre navate. (Foto: Cameraphoto Arte)

Venezia. Ca' Pesaro
Venezia. Ca' Pesaro

Capolavoro dell'architettura civile barocca, Ca' Pesaro, affacciata sul Canal Grande, oggi è la sede della Galleria Internazionale d'Arte Moderna e del Museo d'Arte Orientale. La costruzione venne iniziata nella prima metà del XVII secolo secondo il progetto di Baldassare Longhena, ma i lavori vennero portati a termine da Antonio Gaspari entro il 1710. (Foto: Silvia Scattolin)

 

Venezia. Ca' Rezzonico
Venezia. Ca' Rezzonico

In origine nota come Ca' Bon, dal nome della famiglia che ne commissionò la costruzione, Ca' Rezzonico, oggi sede del Museo del Settecento Veneziano, fu progettata dall'architetto Longhena. La famiglia Rezzonico, originaria della Lombardia, acquistò il palazzo nel 1751. (Foto: Silvia Scattolin)

Venezia. Ca' d'Oro
Venezia. Ca' d'Oro

La Ca' d'Oro rappresenta uno dei più prestigiosi edifici civili di epoca tardo gotica, sorta per volontà del ricco mercante veneziano Marino Contarini. La facciata è basata sulla suddivisione in due parti: ai chiaroscuri delle arcate dei loggiati sovrapposti si contrappone la superficie riccamente decorata di destra. (Foto: Cameraphoto Arte)

Venezia. Ca' d'Oro, cortile interno
Venezia. Ca' d'Oro

Anche nella corte interna, dove domina la vera da pozzo in marmo Rosso di Verona, di epoca rinascimentale, si riconoscono i caratteri tipicamente gotici: la scala pensile esterna poggia, infatti, su archi ogivali. (Foto: Cameraphoto Arte)

Venezia. Ca' d'Oro, loggia
Venezia. Ca' d'Oro

Dalla loggia del piano nobile della Ca' d'Oro è possibile godere di una splendida vista sul Canal Grande. Il loggiato si ispira chiaramente a quello di Palazzo Ducale, dal quale riprende il gioco di aperture, realizzate quasi come si trattasse di un merletto. (Foto: Cameraphoto Arte)

Venezia. Ingresso Università IUAV
Venezia. Ingresso IUAV

Nel progetto per l'ingresso dell'Università IUAV Carlo Scarpa intervenne in un'area dalla forma irregolare, stretta tra la parete della chiesa di San Nicolò dei Tolentini, un lato del convento e un edificio minore. La porta antica, rinvenuta durante i lavori di ristrutturazione, venne riutilizzata come reperto archeologico. (Foto: Gianantonio Battistella)

Venezia. Basilica della Salute
Venezia. La Salute

Da sempre considerata il capolavoro dell'architettura barocca, la Basilica, costruita come ex voto nel 1630, domina l'area di Punta della Dogana. L'architetto che se ne occupò fu Baldassare Longhena, che però morì prima che la costruzione fosse terminata. (Foto: Silvia Scattolin)

 

Venezia. Loggetta del Campanile di San Marco
Venezia. Loggetta del Campanile

La loggetta, concepita nelle forme di arco trionfale, fu realizzata secondo il progetto di Sansovino tra 1537 e 1539. In seguito al crollo del campanile, la costruzione fu distrutta nel 1902 e ricostruita nel 1912. (Foto: Silvia Scattolin)

 

Venezia. Negozio Olivetti
Venezia. Negozio Olivetti

Il progetto di Carlo Scarpa per il Negozio Olivetti, collocato in Piazza San Marco, risale al 1957-1958. L'articolazione dello spazio, sapientemente studiata dall'architetto si basa sulla presenza della scala centrale, che risulta quasi sospesa nel vuoto. (Foto: Gianantonio Battistella)

Venezia. Ponte della Costituzione
Venezia. Ponte della Costituzione

Venezia. Santiago Calatrava, Ponte della Costituzione
l Ponte della Costituzione, meglio conosciuto come "quarto ponte sul Canal Grande", progettato dell'architetto spagnolo Santiago Calatrava è stato aperto al pubblico nel settembre del 2008. La struttura è in acciaio, mentre la superficie calpestabile è in vetro, trachite e pietra d'Istria. (Foto: Davide Longhi)

Venezia. Fondazione Querini Stampalia
Venezia. Querini Stampalia

Il progetto di restauro di Carlo Scarpa, realizzato negli anni Cinquanta del Novecento, si basa sull'elaborazione di quattro temi fondamentali: il nuovo ponte di accesso, l'ingresso, il "portego" e il giardino, uniti da un percorso studiato dall'architetto. (Foto: Gianantonio Battistella)

Venezia. Chiesa di San Francesco della Vigna
Venezia. S. F. della Vigna

Sansovino si occupò dell'ampliamento della chiesa di San Francesco della Vigna a partire dal 1534, nell'ambito del rinnovamento di Venezia promosso dal doge Andrea Gritti. Le proporzioni dell'interno dell'edificio si basano sulle indicazioni del frate Francesco Zorzi. (Foto: Silvia Scattolin)

 

Venezia. Chiesa di Santa Maria di Nazareth
Venezia. S. Maria di Nazareth

La chiesa, nota comunemente come chiesa degli Scalzi, si ispira fortemente al barocco romano. Il progetto di Longhena, innovativo per l'utilizzo della navata unica con cappelle laterali, di cui le due mediane sono poste a sostituire il transetto, risale al 1654. (Foto: Studio ORCH, Orsenigo_Chemollo)

Venezia. Chiesa di San Giorgio Maggiore
Venezia. San Giorgio Maggiore

Il progetto palladiano per la facciata di questa chiesa è testimoniato in un disegno della collezione RIBA: la realizzazione, infatti - ben diversa da quanto l'architetto aveva previsto - iniziò solo nel 1597, dopo la morte di Palladio. (Foto: Silvia Scattolin)

 

Venezia. David Chipperfield, Ampliamento del Cimitero di San Michele in Isola
Venezia. San Michele

Venezia. David Chipperfield, Ampliamento del Cimitero di San Michele in Isola
I colori dominanti dell'intervento di David Chipperfield sono il bianco e il grigio. Gli spazi risultano, infatti, confinati entro una superficie di pietra basaltina siciliana: l'obiettivo dell'architetto è quello di ridefinire il paesaggio di San Michele in Isola, recuperando la spazialità dei luoghi tipici della città lagunare. (Foto: Stefano Aiti)

Venezia. Scuola dei Carmini, interno
Venezia. Scuola dei Carmini

Longhena venne chiamato a progettare la Scuola dei Carmini, collocata accanto alla chiesa appartenuta ai monaci carmelitani, dove la Confraternita era solita riunirsi. La facciata, in stile barocco, è realizzata interamente in pietra d'Istria. (Foto: Studio ORCH, Orsenigo_Chemollo)

Venezia. Basilica dei Santi Giovanni e Paolo
Venezia. Ss. Giovanni e Paolo

La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo rappresenta il maggior esempio di architettura gotica veneziana. Considerata il pantheon della città, per la grande quantità di monumenti funebri in essa contenuti, essa presenta un'abside maggiore articolato su più piani, sul modello di alcuni edifici romanici della città. (Foto: Cameraphoto Arte)

Venezia. Teatro La Fenice
Venezia. Teatro La Fenice

Il teatro, progettato dall'architetto Gianantonio Selva alla fine dell'Ottocento, vincitore del concorso bandito nel 1789, esprime al meglio il nuovo gusto neoclassico, nato come reazione al barocco e al rococò. Purtroppo l'edificio venne distrutto da un incendio prima nel 1836, poi nel 1996, a seguito del quale verrà ricostruito secondo il progetto di Aldo Rossi, secondo la logica del "com'era e dov'era". (Foto: Silvia Scattolin)

 

Verona. Interno della basilica di San Zeno
Verona. Basilica di San Zeno

L'interno della basilica di San Zeno si caratterizza per la suddivisione in tre navate su pilastri e colonne con capitelli reimpiegati da edifici romani. Il soffitto, a carena di nave, risale invece al 1386. (Foto: Cameraphoto Arte)

Verona. Museo di Castelvecchio
Verona. Museo di Castelvecchio

L'allestimento del museo veronese, restaurato da Carlo Scarpa dal 1957 al 1975, costituisce una delle maggiori lezioni del maestro relative al sistema compositivo, ottenuta accostando elementi nuovi con altri preesistenti. (Foto: Vaclav Sedy)

Verona. Palazzo Bevilacqua
Verona. Palazzo Bevilacqua

Capolavoro incompiuto di Michele Sanmicheli, la facciata di Palazzo Bevilacqua si caratterizza al piano terra per la superficie bugnata, mentre al piano superiore vede l'impiego di semicolonne con scanalature a spirale e verticale, creando un interessante gioco di luci ed ombre. (Foto: Domenico Zugliani)

Verona. Palazzo Canossa
Verona. Palazzo Canossa

La famiglia Canossa si rivolse all'architetto Sanmicheli per la costruzione del suo palazzo privato, che venne in seguito affrescato dai migliori pittori veneti del Cinquecento. L'intervento è contemporaneo a quello in Palazzo Bevilacqua: numerosi, infatti, sono i caratteri comuni ai due edifici. (Foto: Marco Marchese)

 

Verona. Palazzo Pompei
Verona. Palazzo Pompei

La costruzione, che oggi ospita il Museo Civico di Storia Naturale, si caratterizza per una facciata piuttosto semplice, strutturata su due livelli: al piano terra domina il rivestimento bugnato; al piano superiore, invece, spiccano gli elementi dell'ordine dorico. (Foto: Tiziana Arici)

Verona. Chiesa di Sant'Anastasia
Verona. Sant'Anastasia

La maestosa chiesa, la cui costruzione venne finanziata dagli Scaligeri nel 1290, è il più rilevante edificio veronese di età gotica. Nella facciata, purtroppo incompiuta, domina lo splendido portale archiacuto a marmi policromi. (Foto: Cameraphoto Arte)

 

Vicenza. Basilica Palladiana
Vicenza. Basilica Palladiana

Si tratta del più conosciuto monumento di Vicenza. Sorto su un nucleo duecentesco, e più volte rimaneggiato, l'edificio deve l'aspetto attuale a Andrea Palladio che, nella seconda metà del Cinquecento, vide approvato il proprio progetto per la realizzazione del doppio loggiato che impreziosisce tre facciate della basilica. Fu questo l'evento che consacrò definitivamente la fama di Palladio a grande architetto. (Foto: Carlo Caineri)

Vicenza. Silvia Dainese, Centro Logistico VI-OVEST
Vicenza. Dainese

Vicenza. Silvia Dainese, Centro Logistico VI-OVEST
Il centro di distribuzione logistica di Dainese è uno dei più grandi magazzini automatizzati d'Europa, ampiamente visibile dall'autostrada. E' stato concepito per essere abitato solo da robot per lo stoccaggio delle merci. (Foto: Regione del Veneto)

Vicenza. Silvia Dainese, Centro Logistico VI-OVEST
Vicenza. Dainese

Vicenza. Silvia Dainese, Centro Logistico VI-OVEST
La costruzione dell'architetto Silvia Dainese si distingue per la forza con la quale si presenta: un cubo, rivestito di zinco titanio nero che richiama nei colori, nelle forme e nella funzione i dettagli del prodotto, le tute da motociclista. (Foto: Regione del Veneto)

Vicenza. Villa Almerico Capra detta La Rotonda
Vicenza. La Rotonda

Vicenza. Villa Almerico Capra detta La Rotonda
Concepita come residenza signorile suburbana, la villa, armoniosa sintesi dei due solidi geometrici più perfetti, il cubo e la sfera, si rapporta in misura ideale all'ambiente circostante, grazie alle quattro facciate identiche, riproponendo su ogni lato il modello del tempio classico, assai caro a Palladio. (Foto: Regione del Veneto)

Vicenza. Loggia del Capitanio
Vicenza. Loggia del Capitanio

La loggia è, insieme alla Basilica, l'edificio che meglio caratterizza lo spazio pubblico della città. Costruita nel 1571-1572 per celebrare la vittoria dei veneziani nella Battaglia di Lepanto, mostra nel fronte laterale lo schema dell'arco trionfale. (Foto: Silvia Scattolin)

Vicenza. Chiesa di San Lorenzo
Vicenza. San Lorenzo

La chiesa di San Lorenzo fu edificata a partire dal 1280, e la costruzione si concluse agli inizi del Trecento. La pianta a croce latina si basa su una suddivisione a tre navate, con volte a crociera. La facciata presenta nella metà superiore il tipico profilo a capanna, mentre in quella inferiore sette alte arcate ogivali. (Foto: Cameraphoto Arte)

Vigonza. Borgo Rurale
Vigonza. Borgo Rurale

L'architettura scelta da Quirino De Giorgio per il Borgo Rurale di Vigonza è coerente con quella di Candiana: edifici geometrici e mattone lasciato a vista. L'elemento centrale dell'insediamento è il teatro, che ospita quasi  seicento posti. (Foto: Matteo Cecchinato)

Maser (Treviso). Villa Barbaro
Villa Barbaro a Maser

Maser (Treviso)
Splendido esemplare di villa veneta, collocata a Maser in provincia di Treviso è Villa Barbaro, progettata da Andrea Palladio, probabilmente dopo il 1554. La costruzione si basa su uno schema orizzontale: il corpo centrale è affiancato, infatti, dalle due barchesse. (Foto: Regione del Veneto)

Villa Corner a Piombino Dese
Villa Corner a Piombino Dese

La villa del Palladio, sintesi delle tipologie di dimora signorile palaziale e di residenza rustica, si colloca nel cuore del piccolo centro veneto, con il fronte affacciato su un giardino, posto lungo la strada

Fanzolo di Vedelago (Treviso). Villa Emo
Villa Emo

Fanzolo di Vedelago (Treviso)
Anche Villa Emo si basa su un impianto molto semplice e razionale, costituito da corpo dominicale e ali laterali più basse. Le barchesse, che terminano con due torri colombare alle estremità, prospettano verso il giardino con portici ad archi retti da pilastri, che seguono la linearità dell'intero fronte principale. (Foto: Regione del Veneto)

Donegal di Cessalto (Treviso). Villa Zeno
Villa Zeno

Donegal di Cessalto (Treviso)
L'edificio, sicuramente completato entro il 1566 risulta organizzato attorno ad una corte rettangolare. Il fronte principale si presenta senza ordini, quello secondario, invece, è caratterizzato dalla loggia al centro su tre arcate. (Foto: Regione del Veneto)

Villa dei Vescovi a Luvigliano, Padova
Villa dei Vescovi a Luvigliano, Padova

Perfettamente inserita in un suggestivo scorcio dei colli Euganei, la villa rappresenta l’esito di un progetto, seguito da Alvise Cornaro, voluto dal cardinale Francesco Pisani, vescovo di Padova, cognato di Giovanni Corner, che era nipote di Caterina regina di Cipro.

Villa dei Vescovi a Luvigliano, Padova
Villa dei Vescovi a Luvigliano, Padova

Perfettamente inserita in un suggestivo scorcio dei colli Euganei, la villa rappresenta l’esito di un progetto, seguito da Alvise Cornaro, voluto dal cardinale Francesco Pisani, vescovo di Padova, cognato di Giovanni Corner, che era nipote di Caterina regina di Cipro.

Paolo Veronese (Paolo Caliari), Ritratto dell'Architetto Scamozzi
Vincenzo Scamozzi

Paolo Veronese (Paolo Caliari), Portrait of the Architect Scamozzi, c. 1580. Denver Art Museum; Charles Bayly, Jr. Collection. Denver.

Per gentile concessione del Denver Art Museum. (Sito Internet: http://www.denverartmuseum.org/)   http://www.denverartmuseum.org/

Virtual Tour

Virtual Tour nei Musei della via Annia - © Creative Planet - Diego Loreggian

Veduta ottica delle piramidi d'Egitto
veduta delle piramidi

Xilografia a colori: veduta ottica delle piramidi d'Egitto. Parigi, Mondhare, XVIII secolo