Ora conosciuto come una delle più gettonate mete turistiche del Veneto, l’
Altopiano di Asiago ha vissuto momenti sanguinosi e cruenti durante la
Prima Guerra Mondiale. La guerra di trincea ha lasciato profondi segni visibili ancora oggi. Tra i fitti boschi, i dolci pendii, le malghe ed i vasti prati, si trovano diversi sentieri che ripercorrono e conducono a questi luoghi.
Monte Ortigara Qui si tennero alcune delle più violente ed estenuanti battaglie, tanto che la cima porta ancora il segno dei ripetuti bombardamenti. Lungo il tragitto sono percorribili le numerose trincee.
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Monte Zebio Un sentiero attraverso i boschi conduce a Crocetta Zebio, dove sono percorribili le trincee italiane e le postazioni per mitragliatrici.
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Monte Cengio Teatro di aspre battaglie ora il Monte Cengio è stato trasformato in una zona monumentale in ricordo ai caduti. Il sentiero ha inizio da Piazzale Piemonte, raggiungibile dalla Statale del Costo. Il percorso si affaccia a strapiombo sulla Pianura Padana e passa attraverso numerose gallerie scavate durante la guerra.
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Forte Campolongo Imponente forte costruito a strapiombo sulla Val d’Astico. Dalla copertura del forte si gode inoltre di una panoramica che spazia tra il massiccio del Pasubio, l’altopiano del Tonezza e le Dolomiti.
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Cima Portule Una quasi pianeggiante mulattiera conduce a Bocchetta Portule, le grotte utilizzate come postazioni per i cannoni si aprono su di un vasto panorama. Il sentiero prosegue poi verso Cima Portule, una delle vette più alte dell’Altopiano.
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Forte Corbin Il forte si affaccia sulla sottostante Val d’Astico, inoltre l’interno è visitabile grazie a recenti opere di ristrutturazione.
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Monte Verena Dopo un primo tratto in salita il sentiero procede dolcemente costeggiando il Monte Verena con ampi scorci sulle vallate dell’Altopiano. Giunti al forte si può godere di una vista che spazia fino al Vezzena.
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Sentiero dei 5 cimiteri Percorso che collega tra di loro cinque cimiteri recentemente restaurati.
Link all'itinerario Da non perdere il Museo della Guerra a Canove di Roana e l’imponente Ossario di Asiago.